Le risposte alle domande odontoiatria infantile - Studio dentistico Pavia
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Odontoiatria per bambini FAQ

Le risposte alle domande che vengono poste di frequente.
A che età cominciano a spuntare i denti permanenti?

I denti permanenti dovrebbero nascere attorno ai sei anni con una certa variabilità. Possono nascere anche:

  • in età prescolare (dentizione precoce);
  • attorno ai 7 o 8 anni (dentizione tardiva).

Per evitare od intercettare i numerosi problemi legati alla crescita dentale è fondamentale la visita specialistica precoce ed eseguire per tempo un’ortopantomografia (panoramica) delle arcate dentarie.

A che età si deve iniziare a lavare i denti?

Si dovrebbe iniziare a lavare i denti da latte al momento in cui nasce il primo dentino.

Le manovre prevedono l’utilizzo di uno spazzolino molto piccolo o di guantini appositi che possono massaggiare anche la gengiva. I genitori dovrebbero essere informati ed addestrati a fare questo per garantire un’ottimale prevenzione della carie sin dalla primissima infanzia.

Come posso prevenire i traumi dentali?

I traumi dentali sono una patologia frequente e talvolta complessa. Un terzo della popolazione infantile riferisce almeno un trauma dentario, con una incidenza massima fra 8 e 11 anni.

I pazienti più esposti sono i bambini

I pazienti più esposti sono i bambini che hanno una eccessiva protrusione dentale (gli incisivi sporgono molto in avanti) pertanto è necessario un precoce intercettamento ortodontico di queste patologie. Inoltre se viene praticato uno sport di contatto potrebbe essere indicato l’utilizzo di uno specifico paradenti meglio se individualizzato ovvero costruito sulla propria forma di arcata e non preformato.

Come posso preparare mio figlio alla prima visita del dentista?

Il genitore può essere di grande aiuto allo specialista portando con precocità il bambino ad una visita di controllo ed abituarlo all’operatore.

La visita può essere rasserenata portando con sé un gioco a cui il bambino/a è affezionato (ad esempio un peluche o una bambola) su cui può essere simulata la visita. È importante spiegare al bambino che il dentista diventerà un suo amico proprio come le sue maestre di scuola materna.

Come si chiama il dentista per bambini?

Il dentista per bambini si chiama pedodontista e recentemente (nel 2016) sono state aperte le prime Scuole di Specializzazione in Odontoiatria Infantile, che produrranno i primi Specialisti nel 2019.

Fino ad ora un pedodontista si formava normalmente frequentando il Corso di Laurea in Odontoiatria, a cui spesso seguiva la Specializzazione in Ortognatodonzia, e i corsi di perfezionamento/master di II livello universitari in Odontoiatria Infantile e soprattutto attraverso l’attività scientifica della Società Italiana di Odontoiatria Infantile ( S.I.O.I.).

Cosa fare se il dente permanente non spunta?

Innanzitutto è bene tenere presente che se un bambino ha messo il primi denti da latte in ritardo rispetto ai normali tempi di eruzione, è possibile che abbia un ritardo di eruzione di tutti gli elementi dentari permanenti, in maniera sistematica.

La cosa più semplice è fare un’ortopantomografia o almeno una radiografia endorale per verificare che l’elemento in questione ci sia.

La possibilità che il dente non ci sia (Agenezia dentale) è infatti un’eventualità per nulla rara (tra il 3-5% della popolazione in pratica in ogni classe scolastica c’è almeno un bambino in cui manca un dente permanente).

Dopo aver verificato la presenza, si valuta i motivi per cui “non cresce” (sta crescendo nella direzione sbagliata/ha una forma anomala / è bloccato nella sua crescita da qualcosa che ne limita il movimento/non vi è spazio per muoversi, queste sono le cause più comuni) e si valuta come aiutarlo attraverso un piano di terapia adeguato come creare lo spazio oppure eliminare gli ostacoli oppure trazionarlo verso la sua sede maturale.

Cosa fare se si cariano i denti da latte?

I denti da latte si curano come qualsiasi dente permanente.

Inoltre sfruttando la tipologia dello smalto differente rispetto ad dente permanete, che è più resistente e forte di quello dei denti decidui, vi è la possibilità di usare con maggiore successo la tecnologia laser.

In questo caso il vero vantaggio non è tanto nell’uso di una trapano oppure di una raggio laser per preparare la cavità e rimuovere la carie ma nel fatto che molte preparazioni laser assistite non necessitano dell’anestesia locale. La vera differenza sta nella possibilità di cura senza approcciare il piccolo paziente con un ago, cosa che quasi sempre rappresenta il vero problema nella cura del bambino.

I denti da latte si curano?

I denti da latte vanno curati. Se cariati possono rappresentare fonti di infezione e di infiammazione e pertanto generare dolore.

Il mio bambino deve prendere il fluoro dalla nascita?

I moderni orientamenti in tema di fluoro-profilassi prevedono l’individuazione del tipo di rischio legato al territorio (fluorizzazzione delle acque) e dal rischio individuale.

In linea di massima, nella nostra area geografica, si può somministrare fluoro nei pazienti a medio od elevato rischio dai 6 mesi ai 2 o 4 anni, per poi interromperle. Rimane fondamentale l’insegnamento di corrette manovre igieniche da parte del genitore sin dal momento in cui compare il primo dente da latte (fra i 6 mesi e l’anno di età).

I sigillanti (vernici al fluoro) si fanno sempre?

I sigillanti e/o le vernici al fluoro vengono consigliati come mezzo di prevenzione della carie. Sono particolarmente indicati nei soggetti a medio o elevato rischio di carie.

Vanno sempre abbinati a corrette manovre di spazzolamento, a controlli periodici a 3, 4 o 6 mesi e a sedute di igiene e profilassi professionale.

Perché i denti da latte sono importanti?

I denti da latte sono importanti perché non solo servono alla masticazione ma anche alla fonazione ed al mantenimento di una corretta forma e dimensione dell’arcata dentale, oltre che a fornire una guida all’eruzione del dente permanente.

La perdita precoce di uno o più denti da latte può generare molte problematiche di tipo ortodontico che possono richiedere una terapia variabile nel tempo ma necessaria. Inoltre può provocare un ritardo di crescita dentaria (eruzione ritardata) o determinare un errato percorso eruttivo (eruzione ectopica). Questo può rappresentare non solo un problema estetico ma funzionale.

Quando porto per la prima volta mio figlio dal dentista per bambini?

L’ideale è “primo dente e prima visita” ma  possiamo asserire che al completamento della dentizione da latte è indicata la prima visita, ovvero attorno e non oltre i 3 anni.

Quali sono i cibi che facilitano la carie?

I cibi che facilitano la carie sono i cosiddetti “cibi cariogeni” che sono rappresentati da:

  • zuccheri, quindi cibi dolci tipo merendine;
  • biscotti;
  • cioccolato;
  • gelato;
  • cibi di consistenza gommosa o appiccicosa, quali caramelle e gommoni o gomme da masticare con zucchero;
  • bevande zuccherate, gassate o no;
  • succhi di frutta;
  • tisane per neonati contenenti zucchero;
  • miele, che spesso si mette sul succhiotto.

Tutti rappresentano cibi con elevato potere di indurre carie dentale. Va inoltre specificato che questi cibi sono più pericolosi se presi lontano dal pasto principale ed in forma di snack o merendina durante la giornata, soprattutto se non seguito dallo spazzolamento dentale.

Quali sono le conseguenze di un trauma dentale?

Innanzitutto bisogna distinguere se il trauma dentale coinvolge un dente da latte oppure un dente permanente.

Nel caso sia coinvolto un dente da latte, oltre alle visibile frattura della corona o alla dislocazione dell’intero dente, si deve considerare anche i possibili danni al dente sottostante sia per la sua futura forma, che colore, che eruzione.

Per quanto invece riguarda un dente permanente oltre ai già citati danni dovuti al trauma in sé va monitorata, nel lungo periodo, la salute della radice dentale che nel tempo può andare incontro ai fenomeni di “riassorbimento radicolare o la vitalità del dente traumatizzato che potrebbe andare in contro a fenomeni di obliterazione della polpa o di necrosi pulpare (perdita della vitalità).

E’ sempre bene ricordare che un trauma dentale non è un evento localizzato in un breve lasso di tempo da deve essere seguito per molti anni con controlli radiologici ripetuti e prove di sensitività dentale.

Quanto dura la sigillatura sui denti ?

La sigillatura dentale è una tecnica di prevenzione primaria che prevede il riempimento preventivo di solchi e fossette poste sulle superfici occlusali dei denti, sia decidui che permanenti, con un materiale auto- o fotoindurente.

La durata delle sigillature dentali varia notevolmente a seconda dei criteri con cui viene realizzata.

Per correttezza professionale pensiamo ad un sigillante eseguito “a regola d’arte” e cioè sotto diga ( per isolare il campo dall’umidità), con preparazione laser assistita (per annullare la possibilità di avere fango dentinale), con materiale dedicato (esistono materiali odontoiatrici specifici), in presenza di uno smalto di normale qualità (lo smalto dentale non è uguali in tutti noi ma possiede delle variazioni individuali), con un paziente collaborante (per permettere all’operatore piena visibilità e il rispetto dei tempi clinici di ogni fase di preparazione) ed ovviamente un operatore qualificato.

I sigillanti durano a lungo ma il vero problema è la loro efficacia. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, l’effetto preventivo di tale pratica si attesta all’87% valutata a tre anni dalla loro applicazione, al 76% a quattro anni e al 65% a nove anni. L’odontoiatra infantile, durante le visite di controllo, valuterà quindi il loro stato di efficienza e valuterà se è il caso di rifarli.

Quanti sono i denti da latte ?

I denti da latte sono 20. Infatti abbiamo 4 incisivi centrali (5.1/6.1/7.1/8.1), 4 incisivi laterali (5.2/6.2/7.2/8.2), 4 canini (5.3/6.3/7.3/8.3), 4 primi molari decidui (5.4/6.4/7.4/8.4) e 4 secondi molari decidui (5.5/6.5/7.5/8.5) equamente suddivisi tra arcata superiore ed inferiore. Rispetto alla dentatura permanente non abbiamo 4 terzi molari (i denti del giudizio) e mancano tutti i premolari.